Resistenza capannoni Civert ai fenomeni atmosferici
Puoi contare sulla resistenza dei capannoni amovibili?
La risposta alla domanda dipende interamente da due fattori: la qualità della copertura e la portata dell’evento naturale. Sisma, nevicate abbondanti, grandinate: quando si valuta l’acquisto di una struttura in pvc niente va lasciato al caso, nemmeno ragionare su possibili fenomeni minacciosi.
In quei frangenti un capannone smontabile sarà chiamato a fare la cosa più importante: proteggere il tuo lavoro. Dovrà tenere al riparo le scorte di magazzino, preservare mezzi e macchinari e non creare pericoli per il personale se l’evento si verifica nel corso delle attività.
Tali analisi vanno fatte anche per fenomeni meno estremi ma che possono comunque compromettere con il tempo il tuo capannone e la copertura. Pensa ad esempio alla spinta del vento, alle gelate invernali o, se sei vicino al mare, all’’azione corrosiva della salsedine.
Se cerchi una copertura di valore certificato e garantito affidati alle coperture mobili Civert.
La resistenza delle coperture mobili Civert ai fenomeni atmosferici
Come si comporta una copertura pvc in caso di terremoto
Il territorio italiano ha il primato in Europa per eventi sismici e movimenti terrestri. A farne le spese maggiori sono soprattutto le zone del centro Italia, in particolare l’area compresa tra l’Abruzzo, il Molise, l’Umbria e le Marche.
Tutto lo stivale però deve fare i conti con un fenomeno tanto disastroso quanto imprevedibile. Il mondo dell’edilizia e delle costruzioni in generale procede sempre più nella direzione di coperture e strutture antisismiche. Ne vale della salute delle persone e della salvaguardia delle merci e del lavoro.
Installare una copertura amovibile offre buone garanzie contro i terremoti? Assolutamente sì.
Le coperture copri e scopri infatti sono le coperture più flessibili in commercio. Non hanno fondamenta né pilastri né opere murarie, solo uno scheletro in acciaio ricoperto con un manto in pvc.
Per questo motivo tali capannoni sono la soluzione ideale per l’installazione in zone ad alta sismicità nel rispetto dei parametri del D.M. 17 gennaio 2018.
Quanto resistono i capannoni al carico neve
In molte zone d’Italia, vicino ai rilievi ma spesso anche in pianura, le coperture aziendali devono fare i conti anche con le nevicate abbondanti.
La caratteristica che rende minacciosa la neve è il suo accumulo sui tetti delle costruzioni: se si deposita in quantità consistenti può provocare cedimenti e crolli.
Per ovviare a questo rischio, i capannoni mobili pvc Civert si attengono rigidamente alla vigente normativa aggiornata al D.M. 17/01/2018 (NTC 2018), la quale prevede di costruire tenendo conto del luogo di installazione e dei relativi carichi neve.
Al momento di ogni sopralluogo, i tecnici calcolano la distanza dal livello del mare del luogo in cui verrà installato il capannone. Questo serve per realizzare una struttura di sostegno quanto più resistente alla neve.
Per tensostrutture in alta quota o in zone montuose, ad esempio, gli ingegneri terranno conto del rischio deposito neve aumentando la quantità di acciaio e rinforzando i punti di giunzione.
Quanto resiste un capannone alla spinta del vento
La resistenza del capannone all’azione dei venti è legata alla solidità strutturale e alla qualità delle chiusure. Le strutture Civert hanno basi mobili ma solide e ancorate a terra con tasselli o su guide antideragliamento.
I tecnici effettuano numerosi controlli per non lasciare nulla al caso e ancorano il manto in pvc all’anima in acciaio per evitare che la spinta del vento crei problemi di sollevamento.
Per una maggiore resistenza alla spinta ventosa, Civert ti offre la possibilità di aumentare lo spessore del telo in poliestere: puoi scegliere tra 3, 5 o 7 millimetri, isolando completamente il tunnel da infiltrazioni d’aria. Se invece cerchi il massimo del riparo, puoi montare una tensostruttura coibentata con rigidi pannelli sandwich per magazzini mobili o reparti di lavorazione termoisolanti.
La resistenza delle coperture alla salsedine
L’aria di mare fa bene, ma non alle costruzioni. Il vento salmastro che si solleva dal mare infatti nel lungo periodo ha un’azione corrosiva su case, edifici e coperture in genere. Questo problema non risparmia nessun chilometro di costa italiano, spingendosi anche nel vicino entroterra.
La trama in poliestere della copertura per tettoie e capannoni Civert viene spalmata in pvc per una maggiore resistenza contro attacchi atmosferici. Inoltre il doppio trattamento riservato all’acciaio, zincatura e verniciatura epossidica, rende immune la struttura all’azione corrosiva e ossidante della salsedine.
In questo modo anche le aziende di località marittime, le aree portuali e i poli industriali vicino alle coste possono contare su tensostrutture ottimizzate contro l’azione corrosiva lenta ma costante della salsedine.
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